Anna Del Sorbo: “Auspico che la BDT, rappresenti un modo efficace per incrociare domanda e offerta
La Banca Dati Talenti, intende avvicinare il gap che ancora oggi periste tra la domanda e l’offerta di lavoro. E’ tempo di accorciare le distanze. Ma come possiamo riuscirci realmente? Provando a comunicare utilizzando lo stesso linguaggio, e offrendo piena fiducia ai giovani. La Fondazione O.I.E.R.MO con il contributo del Progetto Policoro ed Escogita, desidera, attraverso tale percorso, aiutare i giovani a guardarsi meglio intorno e dentro, gli stessi devono imparare a frugare con attenzione tra le loro esperienze di vita. Una maggiore presa di coscienza di quello che si è, e si vuole essere, consentirà a ciascuno di proporsi alle aziende nel migliore dei modi.
A tal riguardo, abbiamo rivolto qualche domanda all’imprenditrice Anna Del Sorbo.
Che rapporto c’è tra “Gruppo Piccola Industria” e la Fondazione O.I.E.R.M.O?
Le imprese sono obbligate ad aprirsi, in modo convinto, alle nuove generazioni e nel “core” della fondazione O.I.E.R.M.O ci sono i giovani e il loro futuro. Come Presidente del Gruppo Piccola Industria dell’Unione Industriali Napoli, sento forte il dovere e la responsabilità dell’ascolto e confronto con il variegato universo del mondo dell’associazionismo.
Cosa vuol dire per un’azienda come la vostra investire nella formazione giovani?
I giovani rappresentano il futuro della nostra società e, quindi, la “formazione continua” resta la fondamentale leva per lo sviluppo del sistema imprenditoriale e di conseguenza della crescita lavorativa dei nostri giovani, che saranno i lavoratori del domani.
Di quale formazione possiamo parlare in questo tempo “sospeso”?
La formazione deve inondare tutti i livelli, dai dirigenti alle maestranze, preservando il significativo patrimonio che ereditiamo dal passato fatto di artigianalità e creatività, che va trasmesso di generazione in generazione. Fermo restando l’essenziale attenzione che occorre avere sempre ormai per il digitale e il green.
La BDT, in che modo si inserisce nel contesto formativo e lavorativo di oggi?
Oggigiorno uno dei problemi riscontrati è la dicotomia tra disoccupazione e offerta di lavoro, soprattutto per quelle maestranze specialistiche alle quali i giovani sono poco affezionati per una comunicazione sbagliata. E’ importante, allora, insistere su un racconto “vero” delle opportunità che offre il nostro territorio, tra antichi “mestieri” e il mondo delle “imprese”. Auspico che il progetto della Banca Dati Talenti rappresenti presto un modo efficace per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.